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PIR 2.0… è arrivato il decreto attuativo!!

PIR 2.0... è arrivato il decreto attuativo!!

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 maggio scorso il Decreto del 30 aprile 2019 del Ministro dello Sviluppo Economico, recante “Disciplina attuativa dei Piani Individuali di Risparmio (PIR)“.

Il decreto stabilisce che, per accedere alle agevolazioni, la quota del 70% del valore complessivo del PIR, costituito dall’investitore privato indipendente, deve essere investita:

  • per almeno il 5% del valore complessivo in strumenti finanziari, ammessi alle negoziazioni sui sistemi multilaterali di negoziazione, emessi da PMI ammissibili;
  • per almeno il 5% in quote/azioni di fondi per il venture capital, o di fondi di fondi per il venture capital.

Ai fini del computo della quota del “5%” si considerano ammissibili gli investimenti in equity e quasi-equity.

Si precisa che, secondo la normativa comunitaria, le PMI (piccole o medie imprese) sono le imprese che:

  1. occupano meno di 250 persone;
  2. hanno un fatturato annuo che non supera i 50 milioni di € e/o un totale di bilancio annuo che non supera i 43 milioni di €.

Queste aziende non possono ricevere un ammontare complessivo di risorse finanziarie a titolo di qualsiasi misura di aiuto per il finanziamento del rischio superiore a 15 milioni di €.

Aggiungiamo che la PMI, al momento dell’investimento iniziale:

  • non deve essere quotata;
  • deve soddisfare una delle seguenti condizioni: i) non ha operato in alcun mercato; ii) opera in un mercato qualsiasi da meno di 7 anni dalla prima vendita commerciale; iii) necessita di un investimento iniziale per il finanziamento del rischio che, sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico, è superiore al 50% del suo fatturato medio annuo registrato negli ultimi cinque anni.

(Natalia Banchelli)

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